La post produzione di una foto
Ovvero, tutto quello che c’è dietro la post produzione di una foto, e che…se osservate bene, si vede eccome
INDICE
- Cosa vuol dire post produrre una foto?
- Post produrre una foto: è bene che il “trucco” si veda o no?
- Come intendiamo noi la post produzione?
- Effetto Naturale VS Artefatto: cosa preferiamo noi e cosa ci dice il nostro pubblico
- Sono davvero difetti quelli che correggiamo?
- Quali tecniche di post produzione usiamo e come possiamo aiutarvi a diventare dei Jedi del ritocco?
- Esiste uno stile per post produrre?
- Un po’ di soluzioni per rafforzare le proprie competenze
Ogni settore lavorativo ha i suoi “argomenti caldi”, quelli in grado di generare veri e propri dibattiti e di segnare il successo, la notorietà se vogliamo, di un professionista. Nel mondo della fotografia, la post produzione riveste esattamente quel ruolo: è LA questione. Ci sono i puristi, quelli che addirittura si chiedono se utilizzarla, ci sono quelli che si fanno prendere la mano e a volte trasformano un’immagine in qualcosa di davvero diverso rispetto a quanto avevano catturato in camera. E poi ci siamo noi, che negli anni ci siamo trovati a dover scegliere, trovare la nostra strada, il nostro stile. Ci è capitato di rispondere a decine di domande sull’argomento, e allora abbiamo pensato di raccoglierne alcune per fare un viaggio insieme attraverso stimoli, pensieri, ispirazioni e ore dietro a un computer a lavorare a un file.
Mettetevi comodi, cominciamo!
Cosa vuol dire post produrre una foto?
La post produzione, ed i fotografi di professione lo sanno bene, è fondamentalmente un lavoro di modifica o miglioria di una foto: dalle luci al contrasto, passando per eventuali discromie se si immortalano persone. Questa delicata attività in realtà inizia col click, con la macchina fotografica. Mentre scattiamo immaginiamo già che ne sarà di quel raggio di luce che abbiamo catturato, cerchiamo di essere più avidi che possiamo e di rosicchiare quanto più possiamo. Ombre, riflessi, curve, espressioni. Sì perché quando scattiamo una fotografia, il file che otteniamo è il 70% della foto stessa. A quel punto, quando dalla scheda di memoria il file comincia il suo percorso, dobbiamo necessariamente passare ogni singola fotografia “sotto i ferri” della post produzione. Comincia un lavoro di fino, un intervento chirurgico certosino su un corpo che però deve avere un cuore pulsante, un’anima da far brillare.
Subito modifichiamo la color, mettendo “la firma” alla fotografia. Poi, procediamo con dei piccoli ritocchi locali, come ad esempio le pellicine e il rossore acceso nei neonati,
i brufoletti o i graffi sulla pelle. A quel punto, il grosso è fatto, abbiamo lo scatto.
Post produrre una foto: è bene che il “trucco” si veda o no?
Questa probabilmente è una delle domande più spinose. Perciò vi risponderemo stimolando un ragionamento, lo stesso che facciamo noi.
Quando assistete a uno spettacolo di magia, sapete benissimo che quello in atto è un esercizio di stile, che il mago sta inanellando una serie di trucchi provati e riprovati, che la polvere di stelle c’entra poco. Eppure vi meravigliate lo stesso ogni volta che vedete quella moneta sparire dalla sua mano, quelle carte sbucare fuori dal cilindro. Perchè la magia nei nostri cuori esiste eccome, e allora deve per forza esistere anche nei nostri occhi. Ebbene, vale lo stesso per la post produzione: l’artificio c’è, ma se fatto bene, non lo noterete nemmeno presi come sarete dallo stupore del risultato. Un po’ come accade per il makeup e per la post produzione digitale foto.
Come intendiamo noi la post produzione?
Post produrre significa esaltare la forza di una fotografia, ne siamo convinti. Non significa trasformarla in qualcosa che non era prima: vogliamo mantenere il vero ricordo del momento che abbiamo fotografato.
La post produzione per noi ha il solo scopo di migliorare la fotografie a livello tecnico ed eliminare eventuali piccoli dettagli che dopo qualche giorno non ci sarebbero più, niente di fondamentale. Il resto fa parte della storia della persona che tra 40 anni potrà rivedersi com’era in quel determinato punto e momento della sua vita, senza finzione.
Effetto Naturale VS Artefatto: cosa preferiamo noi e cosa ci dice il nostro pubblico
Abbiamo passato tanto tempo a consegnare le fotografie completamente post prodotte, parecchio post prodotte.
Da un anno a questa parte invece ci siamo fatti una domanda: che foto amiamo dei nostri genitori? La risposta è semplice perchè è quella vera.
Le fotografie in cui possiamo riconoscerli e riconoscerci, quelle che abbiamo, quelle che li immortalano mostrandoli per come sono e che amiamo profondamente.
Noi stessi vorremmo avere dei ricordi sinceri del nostro passato, delle memorie buone che ci raccontino che i segni del tempo, la morbidezza dei nostri corpi, sono medaglie che celebrano la vita che abbiamo vissuto, niente di cui sbarazzarsi o vergognarci.
Un po’ di tempo fa abbiamo messo davanti agli occhi dei nostri follower (mamme e fotografi), delle fotografie che ritraevano dei neonati e mamme in dolce attesa in due versioni, Naturale VS Artefatta. Abbiamo chiesto loro di scegliere quella che preferivano, che li colpiva di più, senza esprimere alcun giudizio in merito per non influenzarli. Il risultato è stato quello che speravamo: l’80% di loro si è espresso in favore delle fotografie più naturali nella post produzione. Evviva!
Sono davvero difetti quelli che correggiamo?
“Con la tua nuova faccia, avrai una biografia completamente diversa e tutto dovrà ricominciare. Hai bisogno di nuovi ‘Dirty Dancing’ come l’aria, perché ora sei diventata una finzione.”
Francis Ford Coppola (uno dei fondatori della Hollywood moderna per capirci) pronunciò questa frase a Jennifer Grey, attrice e protagonista del colossal Dirty Dancing dopo che ella ebbe la malaugurata idea di ritoccarsi chirurgicamente il naso.
Sarà stato il destino, una serie di sfortunate coincidenze ma da allora in poi la sua carriera subì un pesante stop e successivamente rivestì soltanto ruoli secondari nelle pellicole che girò. A noi non è dato sapere se la decisione della Grey fu in effetti la ragione del suo percorso professionale in discesa e chiaramente, lungi da noi esprimere giudizi circa le scelte personalissime di coloro che fanno questo tipo di scelte. Ciò che intendiamo è che, anche a livello iconico, fotografico, anche il più piccolo degli stravolgimenti, conta.
Non ci piace parlare di difetti infatti, ma di particolari che ci rendono unici.Irripetibili. Noi.
Alle mamme che ci chiedono sottovoce “ma poi ci sistemi il naso e ci assottigli le braccia con Photoshop?” rispondiamo così:
“Hai mai preso in mano una fotografia della tua mamma mentre era incinta di te? O quando ti teneva in braccio quando eri appena nata? Hai notato se era senza trucco, se non aveva il naso da copertina o hai visto solo la tua mamma felice in quel periodo della sua vita?”.
Il nostro lavoro ovviamente è scattare un servizio fotografico, perciò abbiamo il compito di mettere a proprio agio i soggetti che ne saranno protagonisti e per questo ci serviamo di tutta una serie di azioni, come l’aiutare le mamme suggerendo delle pose nate per valorizzarle. Ma qui ci fermiamo. Non andremo mai a cambiare la fisionomia della persona.
Non vogliamo che quello che è successo a Jennifer possa succedere ad una mamma con il proprio figlio, che le possa addirittura arrivare a chiedere -esasperando la metafora- chi sia quella in foto perchè c’è qualcosa che non torna.
Quali tecniche di post produzione usiamo e come possiamo aiutarvi a diventare dei Jedi del ritocco?
Usiamo i programmi di Adobe, Lightroom e Photoshop, e in particolare: il primo per il 90% delle fotografie, mentre il secondo in caso di estrema necessità, passateci il termine.
Abbiamo creato per i nostri colleghi delle Color da applicare alle loro fotografie e le azioni Photoshop per migliorare le fotografie con i nostri stessi strumenti. Trovate tutto qui, assieme al set di spade laser ovviamente.
In più per chi volesse imparare o approfondire le tecniche di post produzione abbiamo messo a disposizione un corso 1:1, che invece trovate qui.
Esiste uno stile per post produrre?
Certamente. Anche la post produzione rende le fotografie uniche, al pari dei materiali, dello sfondo, degli accessori scelti dall’artista per caratterizzarle. Partire dalla stessa fotografia infatti non basta a garantire il medesimo risultato finale, dopo la post produzione, perciò abbiamo fatto un piccolo esperimento. Abbiamo chiesto ai nostri colleghi di lavorare su una nostra fotografia per vedere i risultati e verificare ciò di cui vi parlavamo, ed eccoli qui gli scatti che sono venuti fuori. Li trovate uguali l’uno all’altro? Vi sfidiamo a rispondere sì!
Un po’ di soluzioni per rafforzare le proprie competenze
Guardate nel vostro armadio, che colori e che sfumatore ci sono? Probabilmente questi dettagli vi possono far capire che Color usare nelle vostre fotografie. Accesi o tenui, ad esempio.
Siete precisi e meticolosi? Probabilmente sceglierete sempre più la via della “pulizia”, una tecnica di post produzione più marcata quando si tratta di irregolarità.
Amate la naturalezza e quando si parla di stile fotografico per voi esiste solo il Lifestyle?
Molto probabilmente la post produzione delle vostre fotografie sarà impercettibile.
Non possiamo che darvi questo consiglio dunque: siate coerenti con il vostro stile fotografico. Se amate il posato, la post produzione deve essere puntigliosa. Mentre se amate uno stile più vero e naturale la post produzione dovrà necessariamente essere più semplice mantenendo la sincerità anche dopo lo scatto.
Una fotografia in stile posing con una post produzione non precisa è un controsenso e anche e sopratutto il contrario.
Ricordate anche che la post produzione non deve salvare la fotografia. Se passate troppo tempo davanti alla foto sperando di tirare fuori qualcosa di buono, significa che la fotografia non è corretta in fase di scatto, che qualcosa è andato storto.
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Andrea & Claudia
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